Equilibrium, recensione

Equilibrium è un film poco conosciuto, ma con diversi spunti di interesse, interpretato da un giovane Christian Bale. La trama riprende un po’ di elementi di Fahrenheit 451 e 1984 e ci aggiunge l’ignorantissimo Gun Kata. Ma la cosa importante è che non ha nulla a che fare con Matrix.

Capita qualche volta di imbattersi quasi per caso in Equilibrium e non si capisce bene cosa pensare se non che i personaggi indossano dei lunghi mantelli alla Matrix. A quel punto o uno trova il modo di vederlo oppure no, ma in quest’ultimo caso potrebbe non scoprire un piccolo minimondo.

Equilibrium si svolge in un futuro post-apocalittico in cui il mondo è molto cambiato. Soprattutto c’è la questione della società ipercontrollata in cui il nemico principale è stato individuato nelle emozioni. Tutti i cittadini sono quindi costantemente emotivamente sedati con dei farmaci e un gruppo di tipi tosti, i Cleric, sono predisposti a colpire senza pietà tutti quelli che leggono libri, che tengono animali e in generale che si oppongono alla dura legge imposta dal Padre, che è un po’ come il Grande Fratello orwelliano. Come fa intendere il nome i Cleric si presentano un po’ come dei preti, degli agenti che impongono la morale della divinità e che per l’occasione si vestono come dei sacerdoti cattolici.

Tra i tanti Cleric ce n’è uno particolarmente tosto che si chiama John Preston e che molto presto viene però preso da dubbi e ansie e comincia il suo personale percorso contro il sistema fino ad arrivare ad adottare un cagnolino, grave peccato capitale che lo costringerà ad unirsi alla resistenza e ad usare le sue capacità lottatorie per combattere la polizia e gli altri Cleric.

Vale la pena soffermarsi un attimo sul Gun Kata che viene esplicitamente descritto all’interno del film. Si tratta di una tecnica tamarra di lotta che fonde l’uso della pistola con le arti marziali. Il guerriero riesce quindi allo stesso tempo ad evitare i colpi degli avversari e a colpire a sua volta attraverso l’esecuzione rapidissima di alcune figure e posizioni. In pratica lo si vede eseguire una specie di danza che combina colpi portati con mani e piedi e uso della pistola. Va da sé che è una tecnica molto scenografica, ma utilizzabile solo quando si è a stretto contatto con i nemici. Alla fin fine somiglia molto a ciò che si vede in Matrix (uscito 2 anni prima) e sicuramente John Wick (interpretato guarda caso da Keanu Reeves) è esperto di Gun Kata.

Nel complesso Equilibrium è un buon film che coinvolge e fa divertire. Forse però soffre troppo i troppi riferimenti ad altre storie più famose: la persecuzione dei libri di Fahrenheit 451, la divinizzata guida della società di 1984, l’ispirazione religiosa di custumi e scenografie. In generale sembra fare un po’ il verso a Matrix, ma in realtà sono più simili Matrix Reloaded e Matrix Revolution che sono successivi e quindi si potrebbe quasi dire il contrario.

Quindi, se avete la possibilità di vedere Equilibrium e avete una serata libera, non pensateci troppo e fatelo. E comunque Christian Bale è bravo.

Di Vincenzo Buttazzo

Lettore accanito di fantascienza, scrivo recensioni e brevi racconti che in alcune occasioni ho anche potuto vedere pubblicati.

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