Battleship, recensione

Battleship, recensione

Quando  si parla di ignoranza non si sa mai quali incredibili idee potrebbero nascere. Quindi prendete un gioco apparentemente innocuo come la Battaglia Navale che tutti conosciamo. Bene, che film si potrebbe mai fare su una cosa del genere? E invece si può!

Intanto deliziamoci col trailer.

Ecco, quali sono gli ingredienti per un bel film ignorante? Intanto una bella montagna di soldi con cui pagare centinaia di artisti per realizzare scene tamarre in computer grafica. Poi una paio di attori mediamente famosi, tanto per poter mettere qualche nome sulla locandina. Poi una serie di idee tamarre da inserire nei punti strategici della vicenda, ovviamente condite da boiate del tipo “alieni”, “mostri”, “Rihanna” e poi… e poi… a già una trama!

Già mi immagino i produttori che avesvano messo insieme i primi ingredienti (soldi, attori, computers) quando poi si sono resi conto di non avere un’idea su cui fare il film. Poi un pomeriggio si sono messi a giocare alla battaglia navale e uno avrà detto «Facciamo un film sulla battaglia navale!» e gli altri gli avranno riso in faccia salvo poi congratularsi con lui subito dopo per la trovata geniale. E così nacque Battleship.

Giusto per farvi capire di cosa stiamo parlando nel film per motivi sostanzialmente sconosciuti arrivano degli alieni cattivi sulla Terra (ovviamente vanno negli USA) e per motivi ancora più sconosciuti una parte della flotta americana rimane intrappolata (nel senso che c’è un muro invisibile) in una regione di mare e si trova costretta ad affrontare la nave madre aliena. Casualmente la flotta è composta da un po’ di cacciatorpediniere, di fregate e via così. La nave aliena spara invece dei birilli.

Dopo un po’ di battaglie capitanate da Liam Neeson la situazione sembra drammatica perché tutte le navi sono state colpite e affondate. Non rimane che rimettere in moto la USS Missouri che è una corazzata della seconda guerra mondiale (oggigiorno le corazzate non si fanno più) e va a vapore. Incredibilmente un gruppo di reduci vecchiacci riesce a rimettere in moto le caldaie nel giro di 10 minuti e la nave può affrontare gli alieni con i suoi potenti cannoni. Happy end e titoli di coda.

Ecco, non vorrei sembrare troppo critico nei confronti di questo film, ma è veramente di un’ignoranza senza pari. C’è tutto quel essere macho degli americani, c’è una storia senza senso, succedono cose inspiegabili e incredibilmente il tutto ha un altissimo fattore di intrattenimento!

Quindi, se volete un film tamarro, con un sacco di effettoni speciali, gente figa e momenti comici eccolo qua, si chiama Battleship.

Di Vincenzo Buttazzo

Lettore accanito di fantascienza, scrivo recensioni e brevi racconti che in alcune occasioni ho anche potuto vedere pubblicati.

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