Maniac nurses, recensione

Infermiere maniache

Esistono film che non hanno veramente senso e Manic Nurses è uno di questi. E non poteva che essere della Troma! Un delirio sexploitation in cui si fa fatica a seguire il nesso tra una scena e l’altra anche se si ha il tempo di ragionarci su nei momenti in cui non succede nulla.

Parlando di B-Movies non è possibile non parlare della Troma che nel corso degli anni ha girato delle pellicole di valore assolutamente infimo che però sono una pietra di paragone per qualsiasi altro film di questa nicchia. Con Maniac Nurses (Infermiere Maniache) si raggiungono apici di assoluta follia.

La trama di Maniac Nurses

«Le loro armi sono sterili, i loro corpi sono fertili, e ogni pensiero di fuga è futile!».

In un qualche luogo c’è una clinica condotta da un gruppo di donne col passato di infermiere, prostitute e spogliarelliste che ora sono lesbiche, sadiche e assassine. Passano il loro tempo tra perversioni sessuali, droghe e a uccidere gente. Sì, vivono veramente così e non si capisce come la loro attività possa essere  economicamente sostenibile. Non si capisce niente in realtà.

Questo mondo felice (almeno per loro) viene però disturbato da un sentimento banale: la gelosia. Ilsa, la capobranco, ama Sabrina, la giovane recluta, e per lei sta progressivamente abbandonando la sua amante storica, Greta. In realtà Sabrina sembra avere qualche problema psicologico anche se non fosse inserita in questo contesto, in ogni caso, tra un trip e l’altro, passa le sue giornate leggendo un orripilante fumetto violento e Ilsa ha una perversa attrazione nei suoi confronti.

Visto che almeno in teoria si tratta di una clinica medica le ragazze cercano di dare una mano a Sabrina per “guarirla”. La fanno quindi partecipare a spietate cacce all’uomo nei boschi, pranzi cannibali, trappole con cui catturare e uccidere persone e, alla fine, a un delirante spedizione assassina nei confronti di quattro campeggiatori.

Alla fine però, con grande sorpresa di tutti, Sabrina non guarisce e il suo rapporto con Ilsa è sempre più problematico. A questo punto Greta decide di giocarsi il tutto per tutto e le svela la verità: Sabrina è la secondogenita di Ilsa! Però Sabrina non la prende tanto bene e il film si conclude con Sabrina che uccide tutte le Maniac Nurses.

Per la cronaca il primo figlio di Ilsa, morto poco tempo dopo la nascita, aveva un tatuaggio di Elvis sulla spalla. Non si sa se è proprio nato così o se è morto per quello.

Un vero delirio sexploitation

Sesso e violenza, oltre ad essere gli ingredienti della trama è proprio quello che succede. O almeno che vorrebbe succedere perché non si va oltre qualche tetta qui e la, un po’ di schizzi di sangue e qualche momento splatter improbabile.

Il ritmo poi è assolutamente zoppicante con molti momenti fatti di inquadrature fisse e attori che semplicemente camminano o stanno fermi, momenti in cui non succede assolutamente nulla.

Assolutamente inutile è anche la voce narrante che cerca di far capire cosa succede. Missione persa in partenza perché non c’è logica dietro a quello che succede.

Quindi se avete voglia di perdere un’ora e un quarto della vostra vita in un film di livello infimo potete provare Manic Nurses: una trama strampalata, effetti orrendi e ragazze carine.

Di Vincenzo Buttazzo

Lettore accanito di fantascienza, scrivo recensioni e brevi racconti che in alcune occasioni ho anche potuto vedere pubblicati.

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