Atlantic Rim, recensione

Atlantic Rim
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Se c’è un filone del cinema d’azione che funziona potete stare certi che The Asylum proverà ad approfittarne con le sue trame assurde, gli attori improvvisati e gli effetti amatoriali. Però quasi inevitabilmente il film farà schifo e nessuno se ne ricorderà mai più, anche vai a fare un mockbuster basato su Pacific Rim e lo chiami Atlantic Rim.

Gravi problemi sulla costa est

Una piattaforma petrolifera è in difficoltà, qualcosa ne sta scuotendo le fondamenta e nessuno sa spiegare come mai. Di conseguenza è al lavoro un sottomarino scientifico, ma forse era meglio non mandarlo visto che farà una brutta fine. Ma cosa sta succedendo? In fondo al mare c’è un enorme rettile ancestrale!

Viene quindi chiamato in soccorso una squadra speciale della marina chiamato “Armada” e composto da tre robottoni guidati rispettivamente da Red, Tracy e Jim. I tre intercettano il mostro e Red ingaggia una battaglia disobbedendo agli ordini dell’ammiraglio Hadley. La battaglia finisce sulla spiaggia della costa est degli USA causando gravi danni, ma alla fine Red uccide il mostro grazie anche all’intervento di un caccia F-18.

Tutto bene quel che finisce bene, ma Red viene arrestato per insubordinazione, anche se per mantenere le apparenze gli viene concesso di partecipare al party di festeggiamento dove riceve una medaglia al merito.

Nel frattempo si scoprono le origini del mostro. Da qualche parte sono state trovate due uova vecchie di centinaia di milioni di anni (sic) rimaste conservate nel petrolio e nell’acqua salata. Il primo uovo ha dato origine al primo mostro e l’altro uovo ha dato origine ad un secondo mostro, ovviamente più grosso del primo, che distrugge svariate navi e casualmente sta attaccando la base militare in cui si trovano i piloti dell’Armada.

L’ufficiale Geise vorrebbe lanciare un attacco nucleare sulla base per distruggere il mostro, ma l’ammiraglio Hadley fa intervenire un B-2 che con una bomba convenzionale fa fuggire il rettile verso New York. Nella confusione Tracy e Jim sono riusciti a liberare Red dalla prigione e l’ammiraglio li autorizza a riprendersi i robottoni e di dotarsi di un’interfaccia neurale che aumenta la velocità di reazione ed esecuzione, ma che fa anche sentire dolore fisico ai piloti nel caso in cui la macchina subisce un danno.

Il trio vola quindi verso la grande mela e ingaggia un’aspra battaglia. Intanto Geise non si è dato per vinto e riesce a dare l’ordine di lancio di un missile nucleare, cosa che costringe Red a intercettarlo e disattivarlo. A questo punto c’è addirittura il tentativo di Geise di spegnere i robot da remoto, ma la prontezza dell’ammiraglio glielo impedisce, pur beccandosi una pallottola nel braccio.
Intanto Jim e Tracy, malgrado l’uso delle potenti armi a disposizione, non riescono ad avere la meglio sul mostro e ad un certo punto Tracy addirittura sviene per lo sforzo finendo anche nelle fauci del rettile. Però fortuna Jim riesce liberarla e Red decide di prendere il mostro per le corna e di lanciarsi con esso nello spazio portandosi dietro anche il missile nucleare con l’intenzione di farlo esplodere.

La manovra incredibilmente riesce, Red si salva e i piloti dell’Armada vanno a bere Tequila con l’ammiraglio.

Storia senza senso ed effetti miseri

Come sempre la Asylum riesce a produrre un film scarso da tutti i punti di vista. Con un budget da mezzo milione di euro ovviamente uno si aspetta degli effetti speciali rudimentali, e magari anche degli attori così così e invece inevitabilmente fa schifo anche la storia e di conseguenza tutto il film.

E così se i 190 milioni di dollari di Pacific Rim hanno permesso di realizzare un film ignorantissimo e molto divertente, dall’altra questo Atlantic Rim non offre molti spunti interessanti a chi ha l’audacia di provare a vederlo.

Dicevo che gli effetti speciali fanno schifo e non mentivo. I due mostri (peraltro identici) e i robot vengono inquadrati solo per pochi fotogrammi alla volta, stile messaggio subliminale, proprio per limitare le scene in computer grafica e anche per evitare che uno possa notare la bassissima qualità. Quindi praticamente non si vede mai niente e molte cose sono lasciate all’immaginazione dello spettatore.
Allo stesso modo anche le scenografie risultano piuttosto scadenti e la recitazione un po’ esagerata degli attori rende il tutto piuttosto surreale. Musiche non pervenute.

Ma è la storia che lascia veramente perplessi.
Ok, è la classica storia di fantascienza spiccia con un mostro antico anche se la motivazione della sua apparizione è assolutamente ridicola. Almeno in Pacific Rim ci hanno messo degli alieni. Ma tutto sommato fin qui ci può anche stare.

Sorvoliamo anche il momento in cui c’è la strana relazione a triangolo in cui Red scopre che Tracy in realtà vorrebbe stare con Jim, proprio quando lui pensava di essere fidanzato con lei. E’ un pezzo di storia che non ha nessun legame col resto.

E poi parliamo di Red, solito eroe coraggioso e spaccone. Già il nome è ridicolo, però magari è solo il nome di battaglia, anche se casualmente indossa una tuta rossa, il suo robot è rosso e la sua postazione di comando è illuminata di rosso. La cosa più fastidiosa è quando esulta come un bambino.
Il trio, è come dicevamo, completato dal verde Jim e dalla blu Tracy. Jim è forse il più sfortunato perché è quello meno coraggioso e perché la luce verde del suo robot è veramente fastidiosa.

La parte più ridicola del film è probabilmente quella dell’addestramento all’interfaccia neurale. Praticamente ai tre viene messa sulla fronte una fascetta con due LED e viene detto loro di fare un minuto di pratica. Loro se la cavano bene e improvvisamente sono allo stesso espertissimi e assolutamente ignari di come funzioni il loro robot visto che viene detto loro di andare a New York e non sapendo come fare viene detto loro che i robot sanno volare! Anni e anni di addestramenti. Stessa cosa quando per combattere viene detto loro di usare le armi (un’ascia o un martello per Red e Jim, non saprei dire visto che si vede per 30 millesimi di secondo, e una spada per Tracy) e loro cascano dal pero.

Vabbé, non c’erano aspettative, non sono state deluse, rimane un film mediocre, che non da soddisfazione, in cui i personaggi sono dei pupazzi e in cui non c’è neanche l’ironia di Sharknado. Dimenticabile.

Di Vincenzo Buttazzo

Lettore accanito di fantascienza, scrivo recensioni e brevi racconti che in alcune occasioni ho anche potuto vedere pubblicati.

1 commento

  1. was originally planned to be shot at Naval Air Station Pensacola in Florida, but The Asylum were denied permission to film at the base after a high-ranking official read the script and disagreed with the portrayal of the soldiers. As a result, the production team relocated to a private helicopter airport that served as a stand-in for at least seven locations for the film. The film’s script underwent at least nine rewrites during production due to weather conditions and the last-minute relocation.

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