Tartarughe Ninja – Fuori dall’ombra

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Secondo episodio del reboot delle Tartarughe Ninja in motion capture è un film divertente e spiritoso che tra arti marziali e manovre ignoranti permette di passare quasi due ore in totale serenità.Non è un film dalla trama complessa e imprevedibile, ma sa ugualmente essere di buon intrattenimento.

Le tartarughe Ninja vivono nell’ombra

È passato un anno da quando le giovani Tartarughe Ninja (Leonardo, Donatello, Raffaello e Michelangelo) hanno sconfitto Shredder e il suo Clan del Piede, ma malgrado abbiano salvato la città per i quattro adolescenti la vita non è poi cambiata molto. Costretti a nascondersi nelle fogne per via del fatto di essere dei mutanti, hanno la possibilità di seguire solo marginalmente il mondo degli umani, cosa che trovano molto frustrante, soprattutto per via del fatto che i loro meriti vanno tutti all’amico cameraman Vernon Fenwick, anche se questo faceva parte dell’accordo.

In ogni caso, tra una pizza e l’altra, i quattro fratelli seguono anche le vicende poco chiare di Baxter Stockman, geniale ricercatore che a noi viene detto subito essere al servizio del Clan del Piede. Proprio mentre gli eroi vengono a conoscenza di questo collegamento, grazie ad un’azione di spionaggio a opera della stessa April in formato Ethan Hunt, lo stesso professore è al lavoro per coordinare un’operazione che permetterà la fuga dello stesso Shredder con l’ausilio di un dispositivo per il teletrasporto.

Una volta libero Shredder si allea col signore della guerra spaziale Krang per permettere a quest’ultimo di portare sulla Terra la sua formidabile astronave da battaglia Technodrome attraverso un portale spaziotemporale e dominare così il pianeta. Krang aiuta Shredder a trovare i 3 componenti che permettono di costruire la macchina per il varco donandogli un liquido mutageno che verrà usato per creare Rocksteady e Bepop a partire da due criminali comuni.

Inizia quindi la lotta tra le quattro tartarughe, aiutate anche dal nuovo amico poliziotto Casey Jones, e i cattivi con la sconfitta di quest’ultimi e la possibilità per i giovani ninja di veder riconosciuti i propri meriti ancora non da tutta la popolazione, ma almeno dalle forze dell’ordine, ricevendo addirittura le chiavi della città di New York.

Quando l’ignoranza è in formato cartone animato

Quando si parla seriamente delle Tartarughe Ninja si finisce sempre per fare il confronto tra fumetto, cartone e film. Il primo è noto per essere più tenebroso e più da adulti, il cartone, che ha dato la grande notorietà, ha invece dei toni molto più alla Michelangelo, divertente e innoquo. Arrivati i film si è sempre discusso se somigliassero di più ai fumetti o al cartone, ma alla fine non è che sia così importante.

La cosa importante è che si tratta di un film ignorantello che in qualche modo possiamo paragonare ai film della Marvel. Vengono tirati in ballo fenomenali poteri cosmici, gente cattivissima, la possibilità che vengano distrutti interi pianeti, ma in realtà poi non viene versata una goccia di sangue e praticamente non muore nessuno. Ignoranza per ragazzini insomma.

D’altro canto però le trovate ci sono tutte. Già nella scena iniziale dello spionaggio di April, interpretata dalla sempre più giovane Megan Fox, ai danni di Baxter sfugge perché il super smartwatch di Leonardo possa funzionare al massimo ad un metro di distanza dall’obiettivo quando usa palesemente il Bluetooth, forse perché l’ologramma gli succhia tutta la batteria? E poi perché proprio di fronte e non semplicemente alle spalle?

Per non parlare del Techodrome il cui incredibile funzionamento si basa esclusivamente su una scatoletta chiamata “radiofaro” che è sufficiente spostare per indurre tutto il macchinario a spostarsi. Un iperdrone un po’ scemotto.

Abbastanza epica è anche tutta la sequenza di lotta contro Rocksteady e Bepop. Il salto da un aereo in volo all’altro non ha veramente senso, ma é tanto spassoso. Per non parlare dell’uso del carro armato quando ancora sono in volo.

Un pò meno coinvolgente è invece la battaglia contro Krang, con una sequenza relativamente breve e il povero Shredder messo fuori uso prima ancora di poter fare danni. Forse un’occasione un po’ persa.

Insomma, questo film delle Tartarughe Ninja non è così male. Gli effetti visivi sono decisamente buoni, con le animazioni di tutti i vari mutanti assolutamente realistiche. E appunto i personaggi sono veramente ben caratterizzati, con gli appassionati che vi ritroverà esattamente le caratteristiche che si aspettano. In particolare di Rocksteady e Bepop che sono veramente loro!

In generale però non si può parlare proprio benissimo della trama, con livelli di ovvietà decisamente troppo alti: ci sono i buoni, ci sono i cattivi, si devono trovare i 3 pezzi di qualcosa, si tirano due cazzotti e poi tutti a casa a festeggiare.
Si salva solo il discorso sull’essere accettati per quello che si è, con tanto di spaccatura temporanea tra i fratelli. Insomma non importa che tu sia tartaruga o facocero, l’importante è mangiare pizza!

Di Vincenzo Buttazzo

Lettore accanito di fantascienza, scrivo recensioni e brevi racconti che in alcune occasioni ho anche potuto vedere pubblicati.

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