Road Wars

Road Wars
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Vi è piaciuto Mad Max Fury Road? Ne siamo molto contenti! Allora perché non vedere anche Road Wars della Asylum in cui nella stessa ambientazione post apocalittica ci mettiamo anche un simpatico virus che in maniera molto originale fa diventare la gente degli zombie? Vi sembra privo di senso? Beh non c’è da stupirsi vista la casa di produzione.

Cronache dalle Outlands

Il mondo è andato in malora. L’acqua è diventato un bene prezioso e gli sparuti gruppi di essere umani vagano per il deserto alla ricerca di un po’ di risorse per sopravvivere ancora qualche giorno.

Ma come se non bastasse un misterioso virus sta trasformando le persone in zombie assetati del sangue delle persone non infette. Una sorta di evoluzione visto che non necessitano più di acqua, ma allo stesso tempo una maledizione.

In questo contesto si trova anche il gruppo capitanato da Dallas e le cose non vanno bene.
Prima la ronda della fantomatica Nakada e del suo compagno Kevin si imbatte in un gruppo di zombie presso una stazione di servizio con Kevin che finisce per essere morso e quindi contagiato.
Poi la vedetta di Dirk e Macon si imbatte in Thorne, prima scambiato per uno zombie e quindi sparato, e poi soccorso. Si scoprirà che il nuovo arrivato ha perso la memoria.

Il gruppo è quindi costretto a mettersi in moto verso le montagne nella speranza di trovare sorte migliore, ma l’incontro con un gruppo rivale complica notevolmente le cose e il passato di Thorne sarà il fulcro di tutta la situazione.

Road Wars senza arte né parte

Road Wars

Cavalcare i trend del momento è sicuramente una delle specialità della Asylum, capace di creare capolavori come Sharknado, ma sempre rispettando il principio di basso budget e attori di secondo piano, anche se nel costo del tempo le cose sono minimamente migliorate.

Non si fa fatica a notare le somiglianze con Mad Max Fury Road. A parte l’ambientazione desertica, compare anche un’auto nera. In questo caso una Dodge Charger (tipo quella dei fratelli Duke di Hazzard) al posto della Ford Falcon che interpreta la V8 Interceptor del buon Max Rockatansky. Il ruolo dell’auto è però totalmente secondario così come quasi tutta la “Road” inserita nel titolo.

Anche i personaggi prendono abbondantemente spunto da Mad Max, con Thorne che è il clone di Max (giacca di pelle, capelli a spazzola,  anche se sulle spalline ha dei catarifrangenti da bici) e Nakada che fa la Furiosa di turno. Inutile aggiungere che i personaggi hanno un decimo del carisma della film di George Miller, malgrado la recitazione decente degli attori.

Non possiamo lamentarci più di tanto degli aspetti visivi. Scenografia e costumi sono in linea con un film a budget ridotto, fanno il loro dovere, senza sorprendere, ma anche senza grandi delusioni.

Invece la storia è abbastanza misera, per niente epica e probabilmente il problema principale è la mancanza di un qualsivoglia cattivo. Compaiono sì un paio di antagonisti, ma sono praticamente solo di passaggio, sono senza uno scopo e di fatto non hanno un ruolo nella vicenda. Il ruolo del villain sembra quasi averlo lo zombie virus, ma a parte l’argomento trito e ritrito è veramente poca cosa, anche perché la giustificazione della sua esistenza è a malapena accennata.

Vale la pena di vedere Road Wars? Se proprio avete una serata dove non vi viene in mente nulla di meglio da fare potete anche provarci. Non rimarrete delusi, ma neanche vi farà entusiasmare e probabilmente non ne parlerete mai con gli amici.

 

Di Vincenzo Buttazzo

Lettore accanito di fantascienza, scrivo recensioni e brevi racconti che in alcune occasioni ho anche potuto vedere pubblicati.

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