Sono passati alcuni anni dai fatti narrati nel primo Mad Max e il mondo è caduto nell’anarchia più totale. Max Rockastansky è ancora in giro per le strade dell’Outback australiano e si trova ad affrontare nuove difficoltà. Il Guerriero della Strada permette a George Miller di mettere in scena tutta la sua creatività realizzando un film fondamentale della storia del cinema.
La battaglia del Guerriero della Strada
La sequenza iniziale del film ci racconta il perché le cose nel futuro sono andate in un certo modo. Cinque anni dopo i fatti narrati nel primo Mad Max una grave crisi energetica ha sconvolto il mondo. La mancanza di carburante ha portato ad una guerra mondiale e al conseguente collasso della civiltà. Gli umani superstiti si aggirano quindi tra le rovine del passato alla ricerca di qualche goccia di benzina.
La storia comincia con Max a bordo della sua V8 Special Interceptor modificata accompagnato solo dal suo fedele fucile a canne mozze quasi privo di munizioni e dal suo cane. Max è invecchiato un pochino, ha un ciuffo di capelli bianchi, e porta un tutore alla gamba sinistra rimasta ferita nello scontro con Toecutter. È in fuga da una banda di sciacalli capitanati dal folle Wez, ma in qualche modo riesce a far schiantare un paio di auto inseguitrici contro una motrice abbandonata e a mettere in fuga gli altri.
Poco dopo si imbatte in un autogiro, una specie di elicottero minimale, e prova a vedere se può approfittarne in qualche modo, ma appare il proprietario del mezzo, il Capitano Gyro che cerca di catturare Max. Ma ovviamente il risultato è che Gyro è fatto prigioniero da Max e da lui riesce a scoprire che a qualche miglio di distanza c’è la roccaforte della Tribù del Nord, ricca di benzina perché si estrae petrolio dal sottosuolo.
Arrivati lì Max e Gyro assistono all’assedio della roccaforte da parte degli uomini di un certo Lord Humungus tra cui c’è anche Wez. L’obiettivo è ovviamente la benzina della Tribù. Dopo un po’ di attesa si presenta un’occasione per Max: dalla fortezza partono in fuga alcuni mezzi che però vengono ben presto intercettati dai balordi. Max interviene e riesce a salvare un uomo della tribù e decide di riportarlo a casa con la promessa di ricevere della benzina.
Entrato nella roccaforte il patto viene però annullato dalla morte dell’uomo salvato. Pappagallo, il leader della tribù, decide per il momento di imprigionare Max e di sequestrargli l’Interceptor. In quel momento torna Lord Humungus con i suoi barbari e i prigionieri presi nel precedente tentativo di fuga della tribù e promette agli assediati un salvacondotto per lasciare la Valle della Morte e abbandonare le Terre Perdute in cambio di una resa senza condizioni e la consegna della benzina. Nei momenti di tensione Kid, bambino inselvatichito della tribù, uccide col suo boomerang metallico Golden Boy, il compagno di Wez. Quest’ultimo vorrebbe subito radere al suolo la roccaforte, ma il muscoloso Lord Humungus, il cui viso è celato da una maschera da hockey, placa per il momento la sua ira lasciando alla tribù un giorno di tempo per decidere.
A questo punto Max propone un piano alternativo basato sulla motrice che ha visto per strada e che è in grado di trainare la cisterna con la benzina. Ciò consentirebbe alla tribù di fuggire portandosi dietro il prezioso carburante. In cambio vorrebbe solo la sua Interceptor e benzina in quantità. Pappagallo accetta.
Di nuovo in libertà Max ritrova il Capitano Gyro e col suo autogiro arrivano ben presto alla motrice. Rimessala in moto riescono a tornare nella fortezza passando per l’accampamento di Lord Humungus pur riportando qualche danno anche a causa di alcuni barbari, tra cui Wez, che riescono temporanemente ad entrare nella roccaforte. La stessa sera Lord Humungus, dopo un nuovo sermone, tortura a morte di prigionieri e promette sangue.
A questo punto Pappagallo, convinto della buon fede di Max, offre al Guerriero della Strada di diventare parte della comunità. Max declina la proposta e parte per la sua strada con l’Interceptor. Wez però non è mai domo e riesce a mandarlo fuori strada distruggendo la V8 Special, uccidendo il cane e ferendolo gravemente. Gyro, rimasto con la tribù, vede la colonna di fumo e, sicuro delle capacità di Max, con l’autogiro decide di andare a recuperarlo, missione in cui riesce.
Trovandosi privo di mezzi Max decide di guidare l’autobotte per salvare sé stesso e gli altri. Così tutta la tribù parte sparpagliandosi nel deserto contando sul fatto che i barbari puntassero alla cisterna che è stata pesantemente corazzata per resistere il più possibile. La lotta è aspra, ma Max, Kid e alcuni guerrieri della tribù resistono fino al ritorno di Pappagallo e altri combattenti. Ma proprio quando Wez sembra sconfitto e Pappagallo annuncia la vittoria la situazione precipita, molti guerrieri vengono uccisi, Gyro viene abbattuto da Lord Humungus in persona con un colpo della sua rivoltella.
Max è rimasto solo con Kid e Wez aggrappato al muso del camion e Lord Humungus che è in arrivo dopo aver perso del tempo. Max, come ultima soluzione, inverte la direzione di marcia e va incontro a Lord Humungus che a causa di un dosso lo vede solo quando ormai è troppo tardi. Lo scontro è devastante. Humungus e Wez sono morti. Max e Kid salvi. L’autobotte distrutta.
I barbari rimasti raggiungono la cisterna, che però è solo piena di sabbia. Affranti si allontanano. Poi arriva Gyro, che sembrava morto precipitato, e trae in salvo Max e Kid.
Nel finale si vede Gyro diventato nuovo leader della tribù, mentre la voce narrante si svela essere Kid anziano che racconta che Max era diventato leggenda e nessuno lo aveva più visto.
Un film spettacolare!
Visto il successo ottenuto Mad Max al regista George Miller fu più semplice trova un budget che gli consentisse di realizzare questo secondo episodio. Esasperando i temi del primo film il regista ottiene un film che crea il riferimento di ogni film post apocalittico successivo, compreso, per citarne uno, Ken il Guerriero.
Le scene d’azione sono veramente incredibili considerando che ai tempi in cui furono realizzate non c’erano ancora gli effetti digitali che conosciamo oggi, ma stuntman incredibilmente audaci, tanto che anche durante le riprese del Guerriero della Strada ci furono alcuni feriti.
Ma più di questo sono i costumi punk e l’atmosfera da western alla Sergio Leone a creare un mix travolgente di cui nessuno potrà fare più a meno. I personaggi poi hanno una loro complessità che ce li farà amare fino alla fine, buoni o cattivi che siano.
Max Rockastansky
L’eroe, Max Rockastansky, ha ormai perso ogni traccia di umanità. Consumata la vendetta per la morte della moglie e del figlioletto è rimasto solo un uomo cinico, spietato, che agisce solo per ottenere un po’ di benzina per andare non si sa dove. Non prova compassione per nessuno e non vuole legarsi a nessuno e questo finisce per costargli l’Interceptor. Alla fine è però obbligato ad accettare l’aiuto della tribù per salvarsi la pelle. Anche il suo rapporto con Gyro è quasi esclusivamente basato sull’opportunismo. Ma malgrado tutto questo rimane il protagonista assoluto.
Captain Gyro
È un po’ l’alter-go umano di Max. Non si sa cosa facesse prima, ma il fatto che andasse in giro manovrando un autogiro e che sia sopravvissuto denota il fatto che si tratta di una persona in gamba, anche se meno di Max. Al contrario di quest’ultimo quando entra in contatto con la Tribù del Nord finisce per diventarne parte molto presto, provandoci anche con una delle ragazze. Alla
fine mette il suo coraggio al servizio della causa comune prima salvando Max e poi durante la battaglia finale tanto che diventerà addirittura il leader del gruppo. È il personaggio più positivo.
Wez
È il fedele scagnozzo di Lord Humungus, trattato a tratti come un cane da battaglia con tanto di catena. Sembra costantemente in preda agli istinti e grazie alla sua prestanza fisica ed è un nemico temibile per Max che non riuscirà mai veramente a sopraffarlo.
Particolarmente ambiguo il suo rapporto con Golden Boy, il ragazzo androgino in sella alla sua moto e tenuto alla catena nella prima parte. L’idea è che nella completa destrutturizzazione della società postapocalittica sia stata distrutta anche l’identità sessuale, anche se poi il rapporto tra Wez e Golden Boy rimane sostanzialmente platonico. In ogni caso la morte dell’amico per mano di Kid lo renderà ancora più furioso e assetato di sangue.
Lord Humungus
È noto che in una prima sceneggiatura Lord Humungus non dovesse essere altri che Jim Goose, ovvero il collega poliziotto di Max. Tanto è vero che il viso celato dalla maschera di hockey e dal collare sembra segnato da profonde ustioni. Inoltre nel finale Humungus viene colpito dal fuoco e nella sua gang ci sono diverse auto della polizia.
In ogni caso Lord Humungus è un megalomane che vuole estendere il suo potere su tutta la zona. Dotato di un fisico possente è anche più forte e intelligente di Wez, tanto da apparentemente voler lasciare una via d’uscita alla Tribù del Nord, salvo poi condannarli a morte.
Come tutti i cattivi di Mad Max combatte sempre al fianco dei propri uomini dimostrando un notevole coraggio, esattamente come Toecutter e Immortan Joe di Fury Road. Per certi versi somiglia al Bane de Il Ritorno del Cavaliere Oscuro.