Insidious 2 – Oltre i confini del male, recensione

In realtà Insidious 2 sarebbe la seconda parte di The Conjuring uscito qualche anno fa e che incredibilmente riesce a dare un senso anche a questo. Non è chiaro se la trama del primo episodio fosse talmente farraginosa da poterci innestare qualsiasi cosa (come viene da pensare a causa di alcuni aspetti) o se gli sceneggiatori abbiano pensato subito ad un progetto ad ampio respiro, ma sta di fatto che vedere il primo senza il secondo è una perdita di tempo. Comunque regista e sceneggiatore sono gli stessi, per cui direi che le possibilità sono 60:40 a favore della premeditazione.

Parlando della trama diciamo che è quella classica dei film orrorifici basati sulle presenze ultraterrene: un’allegra famigliola americana trasloca e si ritrova a vivere in mezzo ad una serie di eventi inspiegabili vivendo un vero inferno. Tutto comincia dal momento in cui uno dei figlioli cade in un sonno senza fine, grazie alla sua predisposizione all’attività extracorporea e la soluzione arriverà solo da una squadra di improbabili ghostbusters. A questo punto si tratterà di affrontare morti e demoni, ma non con lo zainetto positronico, ma semplicemente armati di una lampada a led dalla grande autonomia. Nel mezzo abbiamo mamme malvagie, figli ambigui, anime di assassinati, gente pelosa che urla nuda, comicità indesiderata e qualche citazioni di altri film spaventosi.
Sono costretto a sottolineare che sono particolarmente penosi gli interventi dei ghostbusters… elementi comici completamente slegati dal resto dell’atmosfera.

L’idea dei mondi paralleli e dei personaggi che passano da un livello all’altro è carina e offre spunti interessanti e Insidious 2 ha, a differenza del primo, un bel ritmo per tutta l’ora e mezza della sua durata. Anche i momenti spaventevoli sono tutto sommato ben distribuiti e il tutto senza usare troppi effetti speciali, quindi nel complesso è abbastanza bello.

E poi non possiamo dimenticarci della favolosa scritta “Oltre i confini del male” a caratteri cubitali rossi a inizio e fine film in pieno stile Bela Lugosi. Complimentoni a chi ha fatto questa pensata cagosa!

Di Vincenzo Buttazzo

Lettore accanito di fantascienza, scrivo recensioni e brevi racconti che in alcune occasioni ho anche potuto vedere pubblicati.

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