L’idea è semplice: metti insieme i migliori attori di film d’azione degli anni ’80 e crea un pellicola di pura ignoranza, come si faceva una volta, per ottenere un film capolavoro. È partita così l’operazione nostalgia di Sylvester Stallone del 2010 e i risultati sono sorprendenti!
Cominciamo a inumidirci la bocca con il trailer di questo favoloso film.
La trama è quantomai semplice e banale: Barney Ross (Sly) è a capo di un gruppo di mercenari, gente senza passato che svolge attività estremamente pericolose per conto di altri, purché siano ben pagati. Tra un’esplosione e un tradimento la vicenda va avanti e alla fine vengono i buoni.
Capite subito che una trama come questa non può che uscire un ottimo film in cui della trama importa poco e niente e invece ci si focalizza sulle esplosioni delle singole scene.
Ma l’operazione nostalgia de I Mercenari, parte soprattutto dal cast stellare che Stallone riuscì a riunire sotto un’unica produzione, anche se per la gran parte di tratta solo di semplici cameo. Partiamo dal più importante: Arnold Schwarzenegger! Sì, fino ad allora non era mai capitato che i due maestri dall’action movie degli anno ’80 recitassero uno di fianco all’altro. Poi in seguito hanno addirittura fatto l’ottimo Escape Plan in cui sono entrambi sono addirittura protagonisti, ma all’epoca dei Mercenari, quindi nel 2010, era un elemento di assoluta novità, anche se si tratta di pochi secondi, giusto il tempo di una battuta sulle ambizioni presidenziali di Arnold. Stesso discorso anche per Bruce Willis, che almeno ha il personaggio di Church che è minimamente influente sulla trama.
Volendo invece elencare gli altri attori storici abbiamo: Jet Li (l’uomo che doveva rallentare per permettere alle telecamere i riprendere i suoi movimenti di arti marziali), Dolph Lundgren (lo ricordiamo tutti per la battuta «Ti spiezzo in due» in un qualche Rocky) e Mickey Rourke. A questi si aggiungono l’ottimo Jason Statham e altri un po’ meno noti.
Nel complesso I Mercenari è un buon film, ma a posteriori è soltanto un preludio a quello che sarà perché il secondo episodio riprende tutti i punti di forza del primo e li dilata risultando ancora più scoppiettante, esplosivo, ignorante e divertente. Però vedere il 2 o il 3 senza aver visto il primo non va bene.